Per apprezzare fino in fondo il secondo romanzo che ha come protagonista quel tipo del tutto fuori dagli schemi che è Contrera bisogna andare decisi verso la fine.

Christian ci fa vedere tante scene con personaggi e situazioni diverse che si susseguono dopo una scena iniziale: una festa multietnica in corso Vercelli, Barriera di Milano. Catherine, una ragazza americana molto bella quanto disinibita e con una serie di problemi passati e presenti sulle spalle, scompare all’improvviso dopo aver investito un pusher, Anna, la ex di Contrera, è perseguitata da uno stalker con cui ha avuto una breve relazione, Giorgia, la ex compagna di scuola di Contrera, gli spacca un braccio con una mossa di Krav Maga, lo zio Pietro, ex collega del padre, ritorna dal passato e riallaccia i rapporti con Contrera, interrotti a causa dei suoi trascorsi in polizia, Jin, moglie cinese,  ingaggia Contrera per ritrovare il marito Long Lai che ha abbandonato lei e i figli. Poi ci sono il solito disprezzo di  Ermanno, il solito amore protettivo di Paola e ancora una volta Manduri, il boss ‘ndranghetista, questa volta in concorrenza con un clan di nigeriani per il controllo del quartiere. E Erica? Si c’è anche lei.

Il finale è un effetto sorpresa, quello che il lettore non si aspetta perché Christian è stato talmente bravo da non lasciare il solito indizio con cui, a volte, si arriva alla fine con la sensazione di conoscere già quel finale (o meglio, cercando bene qualche piccolo sassolino lo ha lanciato) per regalarci un epilogo per nulla scontato, dirompente, emozionante.

 

Contrera è più sboccato, più irriverente, più sbruffone e più insofferente del solito, a volte anche un po’ antipatico. Questa volta si trova a dover fare i conti con il suo passato che torna prepotentemente a galla e con le macerie che restano quando realizza che le cose non stanno proprio come credeva e che le persone non sempre sono quello che sembrano.

“Sono venuto al mondo per essere un rabdomante che cerca la vena sorgiva del dolore” è quello che alla fine Contrera pensa di se stesso: la constatazione di un personaggio destinato a perdersi ogni volta che pare aver trovato un po’ di pace.

 

Se mi chiedessero perché dovrebbe piacere un personaggio come Contrera cosa risponderei? Innanzitutto che a nessuno di noi  piacerebbe essere un nullatenente dotato di giacca militare e di un paio di anfibi consumati, costretto a vivere sulle spalle del parente amorevole ma che tutti noi che amiamo questo personaggio vorremmo avere il suo coraggio, il suo intuito, la sua prontezza di spirito e l’innata capacità di togliersi dai guai anche quando tutto sembra precipitare.

Nel precipitare dell’oggi una specie di giustiziere sgangherato che batte le strade di Barriera a caccia di assassini, con la ferma intenzione di scoprire la verità e fare giustizia, non può che farci sperare di incontrare un tale personaggio sulla nostra strada, semmai ne avessimo bisogno.

 

 

 

Casa editrice: Einaudi

Anno di pubblicazione: 2019

Pagine: 367

Prezzo di copertina: 19,50

 

 

 

UN PO' DI NOI

Siamo partiti con l'idea di segnalare libri che hanno un'ambientazione torinese attraverso recensioni, incontri e interviste con gli autori ma ci piace dare spazio a quegli autori che a Torino vivono e lavorano anche se i loro personaggi sono di Roma, di New York o di un luogo immaginario. Siccome non ci piace solo la narrativa, faremo qualche incursione dentro la Storia e le tante storie che hanno fatto la città.

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