Mentre sorseggiamo un ottimo tè da Roses & Tea (fuoco di Ceylon una vera scoperta!), abbiamo fatto qualche domanda a Desy a proposito dell’Annusatrice, romanzo il cui successo pare confermato dalle numerose recensioni positive e dalle altrettanto numerose foto apparse sui social network di nasi tuffati tra le pagine.
- Da dove nasce l’idea di questo libro?
La genesi del libro è raccontata un po’ ovunque, sul blog di Stoner di Fazi Editore ne parlo diffusamente. In breve, tutto è nato dall’abitudine di leggere durante i miei spostamenti in tram e dalla necessità di farlo con l’e-reader. Gli altri passeggeri mi facevano notare quanto fosse meglio la carta stampata ….peccato che io la carta stampata non la possa leggere! Poi un giorno mi è venuta un’idea: cosa succederebbe se potessi leggere con il naso?
Questo libro vuole essere un omaggio ai lettori di ogni tempo. Il mio personaggio preferito infatti è l’avv. Ferro che ha fatto il suo lavoro per necessità e non per vocazione e nel frattempo ha sempre coltivato l’amore per i libri.
La storia di Adelina sta avendo un grande seguito tra i ragazzi perché in effetti è una lettura adatta anche a loro. Sono sorpresa che il pubblico del libro coinvolga lettori di ambo i sessi, dai dodici anni alla terza età, ero convinta che sarebbe stato apprezzato prevalentemente da donne over 25, e invece ha coinvolto anche i più giovani. Basta guardare le numerose foto postate su Instagram per rendersi conto di come i ragazzini abbiamo accolto positivamente la storia di Adelina.
- Perché l’ambientazione storica?
E’ più congeniale alla storia perché è una situazione meno protetta: una ragazza che diventa dislessica oggi sarebbe subito curata invece all’epoca era possibile elaborare il problema in maniera diversa, anche grazie alla solitudine di una ragazza che non ha i genitori accanto e deve affrontare il problema scoprendo poco a poco le sue nuove potenzialità. Anticipo che seguiranno altri romanzi con ambientazione storica e ci sarà anche qualche personaggio tratto da questo libro
- I luoghi del romanzo e qual è il tuo luogo preferito.
I luoghi sono quelli che conosco bene, per fare un esempio l’androne juvarriano scrostato e dimesso della mia vecchia casa ha ispirato la scuola di Adelina, che in realtà a Torino non c’è.
Il mio luogo preferito: i Giardini Lamarmora!
In attesa del prossimo romanzo, consiglio il piacere di rimanere in compagnia della simpatia di Desy tra gli articoli di Patataridens, https://patataridens.wordpress.com, il primo blog dedicato alla comicità femminile.