Casa Editrice: Einaudi Ragazzi Anno di pubblicazione: 2020 Pagine: 251 Prezzo di copertina: 12,00
E’ il 22 settembre 1864, il servo Geppe, da poco arrivato a Torino dalla lontana Monforte, deve consegnare una lettera al palazzo del Re ma nella grande città non è facile orientarsi e finisce coinvolto negli scontri in corso in piazza San Carlo. In suo soccorso arriva Milo, un ragazzino come lui sennonché brigante in una còca del Moschino.
Per Geppe inizia un’avventura tra Torino e le Langhe che trasforma il servo ignorante e maltrattato in un ragazzo forte, determinato, leale, capace di scegliere la strada del bene anche quando il male è lì, accomodante e invitante, pronto a irretirlo.
Ci sono tutti gli ingredienti del romanzo di formazione in questo bellissimo libro, adatto agli adolescenti ma capace di emozionare anche gli adulti, sapientemente dosati in una carambola di avventure, amicizie, tradimenti, amori non dichiarati, tenuti insieme da quel filo, sottile ma tenace, che segna il confine tra bene e male.
Ci sono i briganti, quelli veri, come il giovane Bambin o il temibile Delmastro, e quelli che nascono nelle veglie delle stalle, come Vernero e Gasparone, personaggi già sconfitti perché come dice il buon conte Falletti “la leggenda del brigante buono è una vaccata”, e ci sono quelli che fanno i briganti loro malgrado, come Geppe, Susanna e Milo, disposti ad accettare l’occasione di redenzione offerta da una mano amica e così a sopravvivere.
Grazie a Stefano Garzaro per averci regalato questa storia che ha l’incanto di una fiaba e il cuore forte di un romanzo che sa stupire, emozionare, insegnare.